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giovedì 5 febbraio 2009

Fenomeno Facebook….controlla le clausole contrattuali prima di aderire

L'intento del blog è solo a titolo informativo, NON vuole boicottare il sistema di Facebook, che ritengo per molti aspetti utile, ma di spingere affinchè alcune clausole contrattuali vengano corrette, semplicemente per rispetto della privacy altrui, pur comprendendo le necessità del Gestore.


Facebook è il social network che nell'ultimo periodo è cresciuto più di tutti gli altri con circa 150 milioni di iscritti (150 lingue da 170 nazioni). L'Italia è il sesto Paese al mondo per numero di partecipanti, si parla di una cifra attorno ai 5 milioni di utenti. Noi utenti di Facebook accettiamo le condizioni d'uso imposte dalla società quindi siamo prontamente avvisati della gestione dei dati che inseriremo online.

Ma come fa a mantenersi, visto che è totalmente gratuito?

Ecco il rovescio della medaglia.

Nel mondo, reale o del Web che sia, quasi nulla in realtà è ormai gratuito.

In questo caso la moneta di scambio siamo noi, Facebook contiene copia di un enorme mole di dati personali che noi utenti ogni giorno immettiamo sulla piattaforma. Quindi parliamo di uno dei data base più interessanti in circolazione , celibe? sposato? etero? gay?. Un insieme super complesso di intime emozioni e di legami in divenire, un mondo vivo e in movimento a cui noi utenti partecipiamo volontariamente. Non solo quindi freddi dati alfanumerici, ma un microcosmo che in vitro può scatenare nuove e inaspettate reazioni, con ricadute spesso anche al di fuori del suo campo artificiale.

In due parole: vita reale.

Ed infatti Facebook ha in progetto un'idea per il mercato dei meta-dati prodotto dai suoi utenti. Il social network avrebbe intenzione di sfruttare l'enorme mole di dati in suo possesso attraverso la creazione di una serie di banche dati utili alle aziende per realizzare ricerche di mercato.

La notizia arriva dal World Economic Forum di Davos, dove Randi Zuckerberg, sorella del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha dimostrato come sia possibile ricevere feedback in tempo reale da tutti gli utenti iscritti.

In pratica : un sistema di sondaggi molto più rapido che abbatte i costi delle ricerche tradizionali. L'azienda che ha già venduto ad alcune società questo nuovo sistema di sondaggi si aspetta un 2009 particolarmente intenso.

Lo scopo del blog, non è quindi evitare l'uso, ma avvisare i meno attenti e chiedere a Facebook di saper valutare il peso di questo scambio con tutte le problematiche che noi utenti potremmo avere…



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